Che cos’è l’Internet of Things (IoT)?



Autore: Team Infor
Categoria: Business

 

Il termine Internet of Things, abbreviato in IoT, e tradotto in italiano Internet delle Cose, è un’espressione utilizzata per definire la rete di dispositivi e apparecchiature connessi a Internet.

A differenze dei computer, l’internet of things riguarda la comunicazione in rete tra apparati digitali specializzati. La convergenza tra sensori, elaboratori e la loro integrazione mediante le reti informatiche permettono di creare una vera e propria strada intelligente o smart road.

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Questi dati si muovono come un flusso dinamico con lo scopo di essere elaborati e tradotti in risultati interpretabili dall’uomo.

A cosa serve l’internet delle cose?

L’Internet of Things (IoT o Internet delle Cose) è una tecnologia che consente di comprendere al meglio il mondo che ci circonda, fare analisi dettagliate e di conseguenza ottimizzare i processi decisionali (sopratutto all’interno delle aziende).

Per raggiungere tale risultato l’IoT sfrutta sistemi in grado di raccogliere e utilizzare un numero elevato di dati da più sorgenti: sensori per la domotica, macchinari industriali, veicoli per il trasporto ecc.

La raccolta e l’elaborazione dei dati necessita però della digitalizzazione di tutti i principali processi.

Come funziona l’internet of things

Non tutti i prodotti che utilizziamo sono predisposti a dialogare all’esterno. Con l’avvento dell’Internet of Things si estende agli oggetti (elettrodomestici, veicoli, videocamere, allarmi, termostati, macchinari, wearable) la capacità di raccogliere, elaborare e scambiare dati all’interno di una rete.

Grazie agli sviluppi tecnologici nei campi dell’elettronica e della comunicazione wifi si realizzano prodotti sempre più sofisticati e in grado di interagire con piattaforme come Raspberry, Arduino, Bluetooth, ecc.

IoT nell’industria

Spesso il termine Internet of Things viene affiancato all’Industria 4.0. Infatti i plus dell’IoT possono aiutare l’industria nel rendere i macchinari intelligenti e intervenire sulla produzione mediante l’integrazione con sensori IoT e componenti di computing per l’elaborazione dei dati in tempo reale.

L’introduzione di questi sistemi è utile per automatizzare le attività di prevenzione all’usura e quindi attivare processi di manutenzione preventiva oppure l’attivazione di allarmi qualora vi fossero delle anomalie nelle linee di produzione o nel funzionamento dei macchinari.

I dati finiscono in una o più dashboard adibite al controllo dell’azienda. Il tutto serve ad avere la totale chiarezza di quello che succede, avere dati reali, effettuare previsioni più attendibili, ridurre i costi energetici e bilanciare al meglio le risorse.

Quando si opera con macchinari industriali di solito il personale cambia nel corso del tempo per via dei turni. Succede che l’attrezzatura viene utilizzata diversamente dagli operatori e diventa difficile per il personale avere tutto sotto controllo.

Mediante l’installazione di sensori specializzati sui componenti più soggetti a rotture e malfunzionamenti si prevedono i guasti e l’eccessiva usura. Si definisce un limite entro il quale si effettuano le operazioni di manutenzione al fine di evitare la rottura del pezzo e si limitano i costi di acquisto.

La sicurezza dell’Internet delle cose

Sebbene i dispositivi IoT estendano le funzionalità di macchinari e componenti vari, allo stesso tempo aumentano le vulnerabilità di tutti i dispositivi collegati alla rete.

Le aziende moderne dovranno prestare attenzione e muoversi su due fronti, quello tecnologico per coglierne il potenziale e quello della sicurezza per evitare situazioni compromettenti.

Sarà così ancora più importante curare la propria sicurezza informatica con sistemi avanzati e partner esperti.

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